venerdì 30 ottobre 2015

Lettera aperta al sindaco di Cologno sul nuovo indice di libri proibiti


Il carissimo Angelo Rocchi Sindaco di Cologno Monzese (e trasparirà dalle mie parole la felicità di averlo come sindaco del paese in cui vivo) sta portando avanti la coraggiosissima battaglia contro la teoria Gender. Me lo immagino come un novello Don Chisciotte mentre imbraccia la sua spada e parte alla carica dei mulini a vento (in questo caso, mulini a vento dipinti di rosa dai cattivissi GGGiender che infestano le strade).
E' recente la notizia del ritiro dalle scuole di alcuni tomi proibiti, riguardanti l'arcana magia nera degli ideologi Gender.
Ora, è proprio al carissimo ed esimio sindaco Angelo Rocchi che voglio rivolgermi, e spero abbia la pazienza di rispondermi, ritirati i suddetti libri dalle scuole - e chissà, anche dalle biblioteche? - cosa ne vorrete fare? Li volete bruciare? E se sì, dove? In comune? O magari chiamate a raccolta tutti i bambini e gli fate vedere quanto ci mette un libro gggiender a bruciare? Aventi caro angelino, rispondi alla mia domanda, sono molto curioso. Mi sarebbe piaciuto postartela in bacheca ma, ahimé, l'hai chiusa e non è possibile scriverti nulla.


Inoltre, volevo gentilmente domandarle se, tra un falò in comune e l'altro, ha tempo di spiegarmi:


1) Cos'è la teoria Gender
2) Quando è stata ideata e da chi
3) Cosa dice, nel dettaglio, questa ideologia Gender
4) Quali sono gli eventuali studi scientifici e psicologici della teoria Gender


Infine, se eventualmente può elencarmi i libri che ritirerete dalle scuole, sono certo che saranno degli interessanti consigli di lettura. Di solito i libri messi all'indice dalle inquisizioni sono quelli più interessanti (basti vedere l'Indice dei libri proibiti della chiesa, se non erro ci figurava anche un certo signor D'Annunzio. Forse conviene toglierlo dai programmi scolastici delle superiori).

Con affetto,

Daniele

p.s.

Le dedico, nel frattempo, un simpatico gattino Gender. Non deve averne paura, è interessato solo a quelli della sua specie.

venerdì 16 ottobre 2015

I pericoli della spiritualità spicciola mischiata alla disinformazione medica







Da qualche anno a questa parte sta proliferando su Facebook un fenomeno sociologico davvero preoccupante.
Spiritualità spicciola e controinformazione a tutti i costi si mischiano in un discutibile prodotto che attecchisce soprattutto sulle persone meno istruite.
E non lo dico con fare di superiorità e supponenza, lo dico perché, oggettivamente, su Facebook ci sono migliaia di persone che non hanno continuato gli studi e che sono le prime a cadere nelle trappole delle pagine di disinformazione, non avendo gli strumenti intellettuali per distinguere notizie infondate da notizie verificabili.
In molti casi, il risultato che si ottiene sono semplici post grotteschi, dai contenuti risibili, raffazzonati, una miscela di superstizione e immagini dalla grafica discutibile.
In altri casi, invece, il fenomeno risulta davvero preoccupante.
Tralasciando il fenomeno socioculturale della disinformazione razzista e xenofoba, concentriamoci su quello della spiritualità spicciola.
Si può credere che sia qualcosa di trascurabile, un'evasione irrazionale e superstiziosa da un mondo grigio del quale queste persone si sentono inappagate. Il problema, però, è ben più grande.
Potete constatarlo in questi screen.
Salvatore Paladino (un nome un programma) dispensa non solo consigli spirituali discutibili, ma pratiche di vita assolutamente antiscientifiche e dannose, i cui effetti negativi si ripercuoteranno sulla credulità di tutte le persone che lo seguono acriticamente (e non stiamo parlando di una ventina di seguaci, come vedete nel gruppo ci sono oltre 4000 iscritti!).
Il problema si espande poi sulla salute pubblica quando questi stessi individui negano ogni pratica medica, in primis i tanto temuti vaccini.
E i primi risultati di questa diffusa ignoranza mediatica stanno già venendo alla luce, con il ripresentarsi di casi clinici impensabili in uno stato avanzato come l'Italia (mi riferisco alla morte dovuta alla pertosse della bambina a Bologna).
Non mi stancherò mai di ripeterlo: non ascoltate il primo santone che passa, verificate le fonti, siate dotati del giusto spirito critico.
In molti casi, il risultato che si ottiene sono semplici post grotteschi, dai contenuti risibili, raffazzonati, una miscela di superstizione e immagini dalla grafica discutibile.
In altri casi, invece, il fenomeno risulta davvero preoccupante.
Tralasciando il fenomeno socioculturale della disinformazione razzista e xenofoba, concentriamoci su quello della spiritualità spicciola.
Si può credere che sia qualcosa di trascurabile, un'evasione irrazionale e superstiziosa da un mondo grigio del quale queste persone si sentono inappagate. Il problema, però, è ben più grande.
Potete constatarlo in questi screen.
Salvatore Paladino (un nome un programma) dispensa non solo consigli spirituali discutibili, ma pratiche di vita assolutamente antiscientifiche e dannose, i cui effetti negativi si ripercuoteranno sulla credulità di tutte le persone che lo seguono acriticamente (e non stiamo parlando di una ventina di seguaci, come vedete nel gruppo ci sono oltre 4000 iscritti!).
Il problema si espande poi sulla salute pubblica quando questi stessi individui negano ogni pratica medica, in primis i tanto temuti vaccini.
E i primi risultati di questa diffusa ignoranza mediatica stanno già venendo alla luce, con il ripresentarsi di casi clinici impensabili in uno stato avanzato come l'Italia (mi riferisco alla morte dovuta alla pertosse della bambina a Bologna).
Non mi stancherò mai di ripeterlo: non ascoltate il primo santone che passa, verificate le fonti, siate dotati del giusto spirito critico.

In molti casi, il risultato che si ottiene sono semplici post grotteschi, dai contenuti risibili, raffazzonati, una miscela di superstizione e immagini dalla grafica discutibile.
In altri casi, invece, il fenomeno risulta davvero preoccupante.
Tralasciando il fenomeno socioculturale della disinformazione razzista e xenofoba, concentriamoci su quello della spiritualità spicciola.
Si può credere che sia qualcosa di trascurabile, un'evasione irrazionale e superstiziosa da un mondo grigio del quale queste persone si sentono inappagate. Il problema, però, è ben più grande.
Potete constatarlo in questi screen.
Salvatore Paladino (un nome un programma) dispensa non solo consigli spirituali discutibili, ma pratiche di vita assolutamente antiscientifiche e dannose, i cui effetti negativi si ripercuoteranno sulla credulità di tutte le persone che lo seguono acriticamente (e non stiamo parlando di una ventina di seguaci, come vedete nel gruppo ci sono oltre 4000 iscritti!).
Il problema si espande poi sulla salute pubblica quando questi stessi individui negano ogni pratica medica, in primis i tanto temuti vaccini.
E i primi risultati di questa diffusa ignoranza mediatica stanno già venendo alla luce, con il ripresentarsi di casi clinici impensabili in uno stato avanzato come l'Italia (mi riferisco alla morte dovuta alla pertosse della bambina a Bologna).
Non mi stancherò mai di ripeterlo: non ascoltate il primo santone che passa, verificate le fonti, siate dotati del giusto spirito critico.



lunedì 5 ottobre 2015

Rcs Libri e Mondadori, ovvero: la morte dell'editoria italiana

L'acquisto di RCS libri da parte della Mondadori è l'ennesimo passo (forse il più lungo di tutti quelli fatti fino ad ora) verso il progressivo e inesorabile affossamento dell'editoria italiana.
40% del mercato editoriale in mano a un'azienda che negli ultimi anni ha fatto della mediocrità letteraria il suo cavallo di battaglia, che ha trasformato le sue librerie in un deposito-merci dove si trova di tutto e di più - elettronica, gadget vari, videogiochi, cellulari, cancelleria etc. - e dove i libri sono soltanto un prodotto tra gli altri.
E' la morte non soltanto della pluralità editoriale e delle pubblicazioni di qualità, ma soprattutto "dell'ecosistema libreria", ridotto ormai schiavo delle leggi del mercato e dove il suo organismo principale, ossia il libro, è diventato una merce di scambio il cui fine non è più produrre cultura ma soldi. 
L'unica soluzione è sostenere l'editoria indipendente, le librerie autonome o, al massimo, le grandi catene come il Libraccio, che conservano ancora la dignità della Libreria con la L maiuscola. 
La cosa più assurda è che si permetta una transizione simile ancora prima che l'Antitrust si pronunci in materia; non credo proprio che il gruppo Mondadori si tirerà indietro a malefatta avvenuta.